La ricerca di parametri per calcolare l’area dei terreni coltivabili è una scienza esatta, una tecnica che il Vocabolario della Enciclopedia Italiana ‘Treccani’ definisce “l’arte di misurare e dividere il suolo” e ne attribuisce l’origine agli antichi egizi:
Ogni inondazione del Nilo confondeva in Egitto i confini dei campi e travolgeva porzioni di quelli posti lungo le rive;
quindi la necessità di misurare continuamente la terra (Strabone, XVII, 1,3) e per riconoscere esattamente i confini, e per rettificare la superficie dei fondi nei riguardi dell’imposta. Erodoto (II, 109) attribuiva a Sesostri la misurazione e la divisione in parcelle quadrate e la distribuzione della terra egiziana fra gli abitanti, che dovevano corrispondere un tributo, e riteneva che in questa occasione fosse stata inventata la geometria, che fu in seguito appresa dai Greci.
Di misurazione delle risaie e dei canali che le irrigano si è parlato negli incontri a latere durante la giornata di seminario dedicato all’emersione delle Terre d’Acqua che si estendono nei territori tra tre grandi fiumi, Sesia, Ticino e Po. La gente delle Terre d’Acqua ricorda con vivida memoria storiche e recenti inondazioni del Po, che denomina l’intera pianura di cui quest’area è una parte importante: dove è cominciata la grande opera di trasformazione dell’informe distesa di brughiere e paludi ‘selvagge’ in terre fertili, ricche e popolose. In questa particolare porzione di mondo infatti sono custodite tante eredità della civiltà rurale, patrimoni paesaggistici, architettonici, documentali e culturali oggi nascosti nei solchi della storia … e nelle proverbiali nebbie di uno dei posti tra i più affascinanti, anche devastati e inquinati della Terra.
LA GIORNATA DEGLI AGRIMENSORI ∼ TERRA DI LAVORO
DIARIO PERSONALE 